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L'11° REGGIMENTO BERSAGLIERI NELLA GUERRA ITALO-TURCA

CON ELENCO DI TUTTI I DECORATI AL VALOR MILITARE (1911-1913)

Autore: Filippo Lombardi, Alberto Galazzetti

Codice: 905301

16,00  € 15,20

La Libia, questo immenso paese da cui ci divide un braccio di mare, ha sempre esercitato un certo fascino verso noi italiani, ci ha sempre incuriosito e attirato. Con la Libia abbiamo un rapporto strano, di amore e odio, fatto di vicinanza, di allontanamenti drammatici, di riconciliazioni amichevoli. Alla Libia siamo legati da un lungo filo rosso che ha cominciato a svolgersi fin da quando, distrutta Cartagine, l’Impero Romano la attrasse nella sua orbita. Un filo che è sopravvissuto a secoli di dominazione araba e ottomana ed è riemerso all’inizio del Novecento con la guerra di conquista. Un filo che non si è interrotto neanche nel secondo dopoguerra, nonostante i deserti libici siano pieni di nostre tombe e nonostante la cacciata degli italiani voluta da Gheddafi nel 1970. Perché anche dopo questa cesura il filo non si è mai interrotto ed è rimasto sottotraccia, mantenuto vivo dalla diplomazia ufficiale e dall’agire discreto di altre agenzie. Oggi la Libia torna prepotentemente a far parlare di sé e a coinvolgerci in prima linea. Gli avvenimenti politico-militari degli ultimi anni, con i bombardamenti anglo-francesi, la caduta e la morte di Gheddafi, la frammentazione del paese con la nascita di due governi contrapposti che si sono combattuti appoggiandosi a decine di milizie armate, la recente e forse fragile pace firmata a marzo 2021, hanno fatto tornare la Libia ad essere protagonista del gioco della politica internazionale. Come nel Grande Gioco ottocentesco, in Libia oggi si affrontano diplomazie e servizi segreti, si assiste alla nascita di alleanze e a repentini mutamenti di schieramento; more solito la motivazione va ricercata nella apertura di nuovi mercati, nel bisogno di assicurarsi il passaggio delle materie prime, nella necessità di creare stati cuscinetto e nuove sfere di influenza economica e militare. Sui giornali, nei telegiornali, su internet sono riecheggiati i nomi di località quali Misurata, Ain Zara, Al Garian, nomi che apparivano sui giornali italiani oltre 100 anni or sono. Allora in quei luoghi a combattersi c’erano italiani, beduini libici e soldati ottomani. In nome di questo collegamento storico abbiamo ritenuto quindi di parlare nuovamente della guerra di Libia del 1911-12 raccontando la storia di uno dei reparti italiani che vi parteciparono. L’11° Reggimento Bersaglieri è un reparto di lunga tradizione dell’Esercito Italiano. Venne costituito a Caserta nel 1883, ma i suoi battaglioni vantano vita ancora più lunga: il 15° nacque addirittura il 10 novembre 1859, il 27° nacque il 15 marzo 1860, il 33° nacque il 23 gennaio 1861. I suoi uomini quindi furono all’assedio di Ancona, parteciparono alla lotta al brigantaggio e alla battaglia di Custoza; il 33° battaglione fu alla presa di Roma del 1870. Alla battaglia di Adua del 1896 Giuseppe Baudoin, un suo ufficiale assegnato al IX battaglione d’Africa, cadde meritando la Medaglia d’Oro al Valor Militare e nel 1900 una sua compagnia fu in Cina per contenere la rivolta dei Boxer. Sarebbe troppo lungo l’elenco dei fatti d’arme cui partecipò nella Grande Guerra, nel suo ritorno in Africa per la campagna d’Etiopia, nella durissima attività di controguerriglia condotta in Jugoslavia nel corso della seconda guerra mondiale. In tempi più recenti i suoi bersaglieri sono stati in Kosovo, in Iraq, in Libano e in Afghanistan. Oggi l’11° Reggimento Bersaglieri ha sede a Orcenigo Superiore, in provincia di Pordenone, ed è inquadrato nella 132a Brigata Corazzata “Ariete”: la memoria dei fatti d’Africa di inizio Novecento è mantenuta viva nella Compagnia Comando e Supporto Logistico, che ancora oggi prende il nome di “Sciara Sciat”, e nella Compagnia Supporto Manovra che prende il nome di “Assaba”.

Lingua

ITALIANO

Illustrazioni

115 illustrazioni in bianco e nero

Pagine

152

Misure

17 x 24

ISBN
9788889089842